





















CASTEL VOLTURNO (CE)
tesi
Rehab Habitat è un progetto che tratta la rigenerazione della Riserva Statale di Castel Volturno, un'area naturale che decorre lungo la linea di costa del Litorale Domizio nel comune di Castel Volturno. L'obiettivo è quello di ridare vita ad un territorio vulnerabile, che con gli anni ha perso la sua identità e che ad oggi ha raggiunto un avanzato stato di degrado, illegalità, abusivismo ed abbandono.
Si è pensato ad una soluzione che possa da un lato suscitare l'interesse dei cittadini dei comuni limitrofi a visitare
la Riserva, e quindi incrementare il turismo a Castel Volturno, e dall'altro offrire alla popolazione di Castel Volturno dei servizi, aree di svago e condivisione come ristoranti, bar, piazze e aree per bambini, che ad oggi sono quasi del tutto assenti. L'idea consiste nella progettazione di un percorso che abbia come obiettivo quello di "rivitalizzare" non solo l'area presa in considerazione, ma l'intera città di Castel Volturno, un percorso che evochi l'architettura di Frank Lloyd Wright e Mies van der Rohe, con una serie di padiglioni espositivi immersi nella natura senza barriere, che percorrano i periodi "up e down" della città con mostre permanenti e mostre provvisorie, e che possano inoltre evidenziare alcuni reperti storici poco conosciuti presenti nelle vicinanze, quali il Parco Archeologico di Liternum e la Torre Patria.I vari padiglioni presenti svolgono non solo funzioni espositive, ma abbiamo spazi dedicati al gioco, spazi sociali - quali bar/ristorante e piazze -, spazi creativi - quali laboratori interamente dedicati ai bambini, spazi di proiezione e spazi dedicati alle tartarughe.
La prima struttura analizzata è un modello di padiglione. Esso è composto da due piani: un piano sopraelevato di 1,20 rispetto alla quota di terra, e l’altro che si inserisce nelle dune sabbiose per 4 metri.
Per quanto riguarda il piano sopraelevato del padiglione, si è pensato di utilizzarlo come spazio per mostre scultoree permanenti, alternate a mostre temporanee, in modo da far sì che chi visita il museo possa avere la possibilità di avere sempre qualcosa di nuovo da vedere. La peculiarità consiste nel fatto che chi visita il padiglione potrà non solo ammirare l’arte, ma anche godersi il
panorama circostante poiché questo è interamente immerso nel verde ed orientato verso il mare. L’accesso al piano interrato avviene tramite una scalinata o tramite una rampa posta esternamente al padiglione. Questo spazio, illuminato sia tramite i lucernari che tramite delle luci artificiali installate lungo tutto il perimetro al di sopra delle sedute, potrà essere utilizzato sia come spazio espositivo per mostre temporanee, ma potrà essere anche allestito come spazio multimediale per la riproduzione di video e audio: si creerà, quindi, una camera oscura dove verranno riprodotti, tramite l’installazione di circa 8 video, dei filmati che coinvolgeranno totalmente i visitatori.
La seconda struttura analizzata è il "Turtle Pavilion": alla Riserva è infatti collegata una spiaggia abbandonata che ogni anno si vede protagonista della nascita di una specie di tartarughe - le "Caretta
Caretta". Si è quindi pensato ad una struttura che possa permettere di offrire alle tartarughe un primo soccorso all'interno di uno spazio attrezzato ed isolato. L’accesso al padiglione può avvenire sia tramite una rampa che collega il percorso con il primo piano del padiglione, sia tramite la copertura che si colloca alla quota del percorso: essa non è altro che un enorme terrazza leggermente inclinata che fronteggia il mare costituita da un percorso che si inserisce tra le varie strombature dal quale è possibile contemplare l’orizzonte. Tramite una scala è possibile accede al livello inferiore che è interamente dedicato alla cura delle tartarughe: qui troviamo un podio comprensivo di tutti gli attrezzi necessari al personale per svolgere il primo soccorso alle tartarughe. Questo ambiente è interamente incorniciato da una vetrata in modo da isolare il personale che si occupa della cura della
tartaruga e al contempo permettere a chiunque di poter osservare. L’accesso al secondo piano interrato avviene tramite una rampa che percorre il perimetro della struttura: in questa seconda area vengono installate esposizioni scultoree riguardanti la sensibilizzazione sul tema ambientale. Possiamo infatti notare delle installazioni appartenenti alla Craking art, ossia un movimento artistico conosciuto per le
sue installazioni caratterizzate da animali in plastica riciclata. Questi artisti accompagnano le loro installazioni ad un messaggio di recupero delle materie e al desiderio di valorizzare la plastica come sostanza che, attraverso l’arte, può essere riutilizzata ed avere così una nuova vita. L’ultimo piano interrato si sviluppa in due diverse aree: una prima area comprensiva di mostre permanenti dedicate all’inquinamento marino causato dalla plastica e a tutti gli interventi che la Craking art ha svolto nel corso degli anni, ed una seconda area multimediale in cui, tramite tre installazioni video, vengono proiettate le varie operazioni svolte dagli operatori che si occupano del salvataggio delle tartarughe: dalla conservazione delle uova di tartaruga, alla nascita dei piccoli, al loro salvataggio e alla loro cura, fino alla liberazione in mare.
L’ultimo padiglione analizzato è la torre: essa è una struttura interamente dedicata al parco archeologico di Liternum e alla Torre Patria La torre è una struttura interamente dedicata al Parco Archeologico, due siti storici che sono situati nelle vicinanze della Riserva Statale di Castel Volturno.
La torre si sviluppa su quattro piani di cui uno interrato. Le pareti perimetrali della torre richiamano la copertura del “turtle pavilion”: tale copertura è stata infatti ruotata di 90° ed è stata poi adattata alle dimensioni della torre stessa. La torre è comprensiva di due diverse rampe di scale: la prima rampa consente di raggiungere il piano interrato: esso è in parte dedicato all’esposizione di alcuni reperti storici recuperati dal Parco Archeologico di Liternum e dalla Torre Patria, ed in parte dedicato alla proiezione di immagini. Quest’area proiettiva è totalmente buia: qui vengono proiettati video rappresentanti la ricostruzione virtuale 3D dell’antica Liternum e della Torre Patria. Il visitatore potrà sentirsi totalmente immerso in questo ambiente e potrà essere guidato nel percorso tramite degli auricolari da voci narranti. Percorrendo l’altra rampa di scale presente sul piano rialzato, il visitatore potrà poi raggiungere la copertura della torre dove, data l’elevata quota di altezza in cui si troverà, potrà osservare lo stato di fatto dei i due vicini siti storici.
04 / 2022